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BREVE STORIA DELLA PRO LOCO

...narrata attraverso le parole ed i ricordi di Ilario, memoria storica dell’Associazione

L’A.T.D. Pro Loco Garlenda nasce nei 1976 da un’idea dell’allora sindaco Domenico Romano. Il paese cominciava a crescere e a svilupparsi ed era quindi necessario fondare qualcosa che ingenerasse fra gli abitanti una mentalità di associazionismo e volontariato.

L’idea della Pro Loco fu la più immediata. Io vengo contattato da alcuni consiglieri e partecipo alle prime riunioni nel retrobottega di Renata, madre del sindaco. Una sera di gennaio, al termine di una messa di settima sul piazzale della Chiesa, ci troviamo io, Domenico e Vico e decidiamo di scrivere la lettera d’invito alla prima riunione ufficiale, mirata alla fondazione della Pro Loco cittadina, da recapitare a tutte le famiglie del paese.

Saliamo in Municipio e con la macchina da scrivere di Giulio, da un lato, e l’elenco delle famiglie, dall’altro… inizia l’avventura.

La storia dei primi 25 anni della Pro Loco è narrata in un filmino prodotto per l’occasione, ma mi piace ricordare alcuni aneddoti minori, dai quali emerge la vera anima dell’Associazione.

Io, per un doloroso problema famigliare, non posso partecipare alla firma dell’atto dal notaio Navone e vengo sostituito dalla sua segretaria, la sig.ra Savasini Carla, immediatamente dimessasi per consentire il mio ingresso nel Consiglio.

Alle prime riunioni convocate da Dino Arduino, primo segretario, e sotto la presidenza di Francesco (Ce), le idee sono un po’ confuse sulle iniziative da intraprendere per poter utilizzare al meglio l’area “Prau du Preve” messa disposizione dall’allora parroco Don Luigi Arduino, dove è già iniziata la costruzione del campo da calcio. Le reti e i pali di recinzione sono acquistati con il contributo dei consiglieri.

Inizia così l’attività della costituita Associazione e dopo le corse campestri, i tornei di calcio domenicali e le partite scapoli-ammogliati, si organizza la “Passin-Passetto”, marcialonga non competitiva che porta alla Pro Loco l’iscrizione di un nutrito gruppo di volontari. Le prime sagre sono caratterizzate da discussioni sull’importanza del vino buono e dei prodotti genuini (cosa che peraltro continua ancora adesso).

Durante i preparativi la costruzione degli stands con pali, tavole e paglierine avviene di sera, con illuminazione scarsa e provvisoria, i chiodi si piantano al buio senza mai sbagliare un colpo.

Dopo circa tre anni dalla fondazione si decide di acquistare la struttura del Palazzetto dello Sport, il suo montaggio vide una partecipazione eccezionale della popolazione, seppur con mezzi improvvisati.

Anche per la preparazione della Festa di San Rocco si costruiscono stands in legno e ricordo le numerose serate estive passate al parco prima e dopo la festa, sempre con spirito goliardico.

Nella maggior parte delle volte, prima di ogni festa, alcuni volontari dormono sul posto per evitare eventuali furti od atti vandalici, e fu così che in occasione del 3° Ferragosto garlendese, io e Daniele ci becchiamo un acquazzone che rovina l’impianto elettrico dell’orchestra. Nel giro di poco tempo gli altri volontari giungono sul posto anche se sono le 3 di notte e non esistono i cellulari per avvisare.

I ricordi sono molti e devo procedere più velocemente altrimenti mi ci vuole un romanzo per raccontare tutto (… il che non sarebbe male!).

Durante la presidenza di Ugo ci contatta l’amministrazione di Villafranca d’Asti per proporci un incontro delle 4 Villefranche del Regno Sabaudo: è per noi una gradita sorpresa. Riempiamo due pullman e, con la delegazione del comune in testa, ci rechiamo sul posto.

Sempre alla ricerca di novità pensiamo al raduno della Fiat Uno, che a quei tempi è la macchina più usata, ma, dopo vari incontri, la Fiat ci nega il contributo.

Ci riuniamo per discutere nella vecchia sartoria “de Pierin”, nostra prima sede, ed è ancora Domenico ad avere l’intuizione del raduno delle Fiat 500 (mai idea fu più azzeccata) e quello che ne segue è una storia che si sta ancora scrivendo.

Proprio con i raduni inizia l’epoca di Giancarlo, che durerà otto anni, ed è con lui che ci trasferiamo in Parco Villafranca ed iniziamo a costruire le strutture attuali.

Viene anche aperto l’ufficio nel locale adiacente alla Posta, divenuto negli anni un importante punto di riferimento sia per noi che per le Pro Loco limitrofe.

La partecipazione al corteo storico del 2 luglio ad Albenga con il gruppo in costume fa conoscere ai nuovi abitanti la storia dei “Garlendin Brùjia Scignu(r)i”, nostro vanto.

Passano gli anni e i presidenti… dopo Francesco, Ugo e Giancarlo è la volta di Ginetto con il quale si riusce a finire la struttura delle cucine mediante la realizzazione del tetto e dei portelloni in ferro. Nasce allora come sagra settembrina quella che poi diventa di fine estate e quindi “du pan fritu”.

Durante il periodo di presidenza di Antonio la società cresce ancora e le strutture vengono ampliate anche grazie all’opera dei cosiddetti “4 dell’Ave Maria”: Paolo, Ettore, Greco e Moretti.

Molte sono in quegli anni le serate passate a saldare, tagliare, pitturare, …

Nel Castello si organizzano mostre d’arte, fotografiche, storiche e molto altro. La presidenza di Antonio si chiude con il 25° anniversario ed un evento molto qualificante, la riunione nel tendone del tennis dell’Unpli e dell’Anci regionale.

Con l’arrivo di Massimo dopo i primi due anni di assestamento un folto gruppo di giovani entrano a far parte del consiglio ed è con questo nuovo entusiasmo che iniziano i secondi 25 anni.

I nostri atleti si cimentano sulla spiaggia di Laigueglia per la festa delle Pro Loco, le manifestazioni estive si caratterizzano in quelle ancora attuali, ovvero il “Raduno della 500”, la “Sagra du pan fritu” e la Castagnata, mentre in inverno la “Festa dell’Anziano” con la presentazione del “Lüna(r)iu”, la cioccolata calda a Natale e quindi il Carnevale.

Per la preparazione del Raduno, durante il quale viene presentata la nuova Fiat 500, riusciamo con un tempismo eccezionale (e le solite serate) a finire la struttura del bar. In occasione del trentesimo “compleanno” il nostro “Lüna(r)iu”, nato nel 1994 grazie a Rosina ed ancora molto attuale, dedica alla Pro Loco un’edizione particolare.

Si giunge così alla presidenza di Fabrizio che, grazie al suo mestiere di elettricista, riesce a sistemare in modo quasi definitivo l’impianto elettrico.

Si continuano ad organizzare le solite feste mentre altre società incominciano ad interessarsi al nostro Parco, fra queste la Confcoltivatori, la Pallavolo, Basta Poco, … e sono ad oggi numerosi i compleanni e le feste private che utilizzano le nostre strutture.

In quegli anni inizia la partecipazione in primavera alla Festa di Bucine in Toscana. La Castagnata diventa “Cavalli e Castagne” e da subito una nuova conferma, tanto che nel 2013 siamo costretti a modificare la viabilità per far defluire le numerose auto.

Dopo Fabrizio arriva Franco, la cui presidenza durerà 5 anni, ed è con lui che si costruiscono la cabina elettrica, il bagno dei disabili, i muri di recinzione, l’impianto a gas e si dotano le cucine di nuove attrezzature ed altre opere. In quest’ultimo anno si aggiunge agli altri eventi la “Festa dell’angus” con un discreto successo. La Festa di Bucine diventa un appuntamento fisso con la gradita visita dei suoi organizzatori.

Nel 2018 inizia l’epoca di Andrea, il più giovane fra i presidenti, e si conferma la linea di inserimento dei nostri ragazzi con nuove iniziative ed il sempre maggiore coinvolgimento nella Festa di Bucine. I lavori di mantenimento del parco continuano con la sostituzione dei teloni, lo spostamento della friggitoria e della zona caldarroste. Un passo molto qualificante è l’insediamento nel nuovo ufficio della Pro Loco in Borgata Ponte, per la gioia delle due segretarie Malvina e Maria Luisa.

L’attuale gruppo di volontari si dimostra coeso, preparato e anche molto efficiente.

Un ringraziamento particolare va alle varie Amministrazioni comunali che da sempre ci hanno appoggiato e ci sostengono tutt’ora.

Chiudo con la speranza che la lettura di questi ricordi suscitino in voi le stesse emozioni che ho provato io, scrivendoli.

Grazie a tutti.

Ilario
Garlenda, 04.02.2019

La nuova sede in Borgata Ponte 55R

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